La monoterapia con Mosunetuzumab è attiva e tollerabile nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante / refrattario
Nell'ambito di uno studio di fase 1 o 2, una coorte di espansione a braccio singolo ha stabilito l'efficacia e la sicurezza della monoterapia con Mosunetuzumab ( Lunsumio ) in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivante / refrattario ( R/R ) ( trattato con 2 o più linee precedenti di terapia ).
Mosunetuzumab per via endovenosa è stato somministrato con dosaggio step-up del ciclo ( C ) 1 per l'attenuazione della sindrome da rilascio di citochine ( CRS ): C1 giorno ( D ) 1: 1 mg; C1D8 2mg; C1D15 e C2D1: 60 mg; C3+D1: 30mg.
Il ricovero in ospedale non era obbligatorio.
I pazienti con risposta completa ( CR ) hanno completato il trattamento dopo C8; quelli con risposta parziale o malattia stabile hanno continuato il trattamento per un totale di 17 cicli.
L'endpoint primario era il tasso di risposta completa ( migliore risposta ), valutato rispetto a un tasso di risposta completa di controllo storico ( 20% ) da parte di una struttura di revisione indipendente.
Sono stati arruolati 88 pazienti ( 73.9% linfoma diffuso a grandi cellule B de novo; 26.1% linfoma follicolare trasformato ); tutti avevano ricevuto in precedenza una terapia con antracicline e anti-CD20.
La risposta complessiva e i tassi di risposta completa sono stati rispettivamente del 42.0% e del 23.9%; il tasso di risposta completa non ha raggiunto la significatività statistica rispetto al controllo storico ( P=0.36 ).
Il tempo mediano alla prima risposta è stato di 1.4 mesi.
La sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 3.2 mesi.
Il tasso di risposta completa in 26 pazienti che avevano ricevuto in precedenza una terapia CAR-T è stata pari al 12%.
La sindrome da rilascio di citochine è risultato essere uno degli eventi avversi più comuni ( 26.1% dei pazienti ); prevalentemente di grado 1-2 e principalmente in C1.
In tutto 4 pazienti ( 4.5% ) hanno interrotto Mosunetuzumab a causa di eventi avversi.
Mosunetuzumab ha dimostrato una notevole efficacia e un profilo di sicurezza gestibile nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante / refrattario, compresi quelli precedentemente sottoposti a terapia CAR-T. ( Xagena2023 )
Bartlett NL et al, Blood Adv 2023; 7: 4926-4935
Emo2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
I tempi di attivazione degli anticorpi anti-PD-L1 influiscono su efficacia e tossicità della terapia con cellule CAR-T dirette a CD19 per il linfoma a grandi cellule B
Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...
Consolidamento con Blinatumomab post-trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B
Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...
Metotrexato ad alte dosi come profilassi del sistema nervoso centrale nel linfoma aggressivo a cellule B ad alto rischio
La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...
Brentuximab vedotin più Nivolumab dopo trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per i pazienti adulti con linfoma di Hodgkin classico ad alto rischio
Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...
Tassi di sindrome da rilascio di citochine e sindrome da neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie dai dati di CIBMTR su pazienti con linfoma in seguito a terapia con cellule CAR-T
I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...
Candidati biomarcatori germinali dell’efficacia della Lenalidomide nel linfoma a cellule mantellari: studio MCL0208
Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...
Esposizione ottimale alla Fludarabina per esiti migliori dopo la terapia con Axicabtagene ciloleucel per il linfoma non-Hodgkin a cellule B aggressivo
La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...
Pembrolizumab nel linfoma primario mediastinico a grandi cellule B recidivante o refrattario: analisi finale di KEYNOTE-170
Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...
Lenalidomide più Rituximab per il trattamento iniziale dei pazienti anziani fragili affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B: studio FIL_ReRi
Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...